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Mentre Vivevo 2021 – “E quindi uscimmo a riveder le stelle”

La sesta edizione della rassegna curata da quotidianacom avrà luogo al Teatro Aperto di Poggio Berni, tra giugno e settembre, con quattro serate di teatro e tre di proiezione cinematografica
  • Cosa teatro aperto mentre vivevo teatro cinema
  • Quando 03/06/2021 alle 17:00 al 03/09/2021 alle 20:45
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Mentre Vivevo, la rassegna di teatro curata da quotidianacom, alla sua sesta edizione si presenta sulla terrazza della Riviera, il Teatro Aperto di Poggio Berni, e intitola la rassegna con un omaggio ai 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri quanto mai appropriato, sia rispetto al luogo che al nostro riaffiorare alla vita dopo questi mesi di isolamento: E quindi uscimmo a riveder le stelle.
Quattro gli appuntamenti di teatro, a cui si aggiunge CinemArena, tre film che osservano l’ambito familiare da diverse e coraggiose prospettive, pluripremiati per la loro singolare cifra stilistica.

La rassegna è organizzata da quotidianacom in collaborazione con Sala Teatro Centro Sociale e Proloco Poggio Berni, con il contributo del Comune di Poggio Torriana.

 

CALENDARIO APPUNTAMENTI – TEATRO

VENERDI 11 GIUGNO

Denis Campitelli

A TREBBO CON SHAKESPEARE – Degli spiriti di Amleto, Romeo e Giulietta e Otello

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Il primo appuntamento è con l’attore cesenate Denis Campitelli, autore e interprete di monologhi e spettacoli teatrali oltre che di ruoli cinematografici che lo hanno visto recentemente nel cast di “Volevo nascondermi” accanto a Elio Germano.
A Mentre Vivevo presenta A Trebbo con Shakespeare, dove il teatro del Bardo va a nozze con la tradizione romagnola più genuina, quella degli incontri e racconti in dialetto che nascevano un tempo nelle stalle, nelle lunghe notti d’inverno. “Trebbo” deriva della parola dialettale “Trebb”, che significa incontro, ritrovo, veglia con amici. In Romagna, fino a qualche anno fa, questi incontri avvenivano nelle stalle dove, nelle lunghe e gelide notti d’inverno, uomini, donne e bambini si trovavano per raccontarsi storie attorno al lume di una lanterna.

Sembra che le storie più raccontate, divertenti e inquietanti allo stesso tempo, fossero quelle in cui si parlava di spiriti. La gente era convinta che di notte si potesse “vedere” e “sentire”.

Ed ecco che ai giorni nostri, nel ristrutturare una vecchia casa colonica, proprio in un anfratto del muro di una stalla, viene ritrovato un vecchio manoscritto.

È Teatro. Racconta degli spiriti di Amleto, Romeo e Giulietta e Otello.

È Shakespeare. Riscritto da poveri contadini, rigorosamente in dialetto romagnolo.


VENERDI 18 GIUGNO

Matthias Martelli

IL PRIMO MIRACOLO DI GESU’ BAMBINO- da Mistero Buffo di Dario Fo e Franca Rame

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Matthias Martelli, attore, performer, giullare, autore e vincitore dei premi Alberto Sordi, Locomix e Uanmensciò, è invece atteso per il secondo appuntamento della rassegna con Il primo miracolo di Gesù Bambino, una delle giullarate più famose di Mistero Buffo, lo spettacolo capolavoro di Dario Fo e Franca Rame riportato in scena con la regia di Eugenio Allegri.
Il Primo miracolo racconta l’emigrazione di Gesù e della sua famiglia da Betlemme, a seguito delle stragi degli innocenti di Erode, e di come il piccolo Gesù riesca a farsi accettare dai bambini di un’altra città inventando il miracolo degli uccellini fatti con la creta; una giullarata esilarante sui temi attualissimi dell’emigrazione, del lavoro e dell’integrazione costruita sull’inimitabile paradosso comico del teatro di Fo, che alla fine lascia le menti in ebollizione, la gioia nel cuore e il sorriso sulle labbra.


VENERDI 9 LUGLIO

Antonella Questa

QUESTA SONO IO! (reading teatrale) – Storie di donne, amare e ironiche, soprattutto per uomini

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Nel terzo appuntamento Mentre Vivevo ospita l’attrice e autrice Antonella Questa, un’artista che vive e lavora tra Francia e Italia e che porta in scena storie che l’appassionano, raccontandole con ironia e usando il corpo come fosse una seconda lingua. Dopo l’esperienza televisiva a La fattoria dei comici di Serena Dandini, ha realizzato spettacoli su numerose tematiche. A Mentre Vivevo presenta Questa sono io! che include Vecchia sarai tu e Svergognata, due testi che raccontano l’animo, il corpo e la vita delle donne in due circostanze differenti, ma reali o potenziali, con un piglio umoristico e amaro.

In Vecchia sarai tu!, una donna di ottant'anni si ritrova in ospizio contro la propria volontà. Una caduta, qualche giorno in ospedale, il figlio lontano, una nuora avida, la nipote che non ha mai tempo, quindi la soluzione migliore per tutti: la casa di riposo. Per tutti, ma non per lei, che invece vuole scappare, costi quel che costi. Un viaggio alla scoperta di come tre donne vivono la loro età e l'avanzare inesorabile del tempo.

Svergognata ci racconta invece la storia di Chicca, una donna per bene con una bella casa, un marito, due figli, la filippina... una vita perfetta per lei, fino a quando non scopre che lo smartphone di suo marito contiene messaggi e foto osé di decine di "svergognate".


VENERDI 16 LUGLIO

Marina Massironi – Nicoletta Fabbri

LA SOMMA DI DUE – sorelline (reading teatrale) - dal romanzo omonimo di Lidia Ravera, adattamento di Marina Massironi e Nicoletta Fabbri

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Marina Massironi         Nicoletta Fabbri

A chiudere la rassegna di teatro Marina Massironi, attrice di teatro, cinema, televisione, e Nicoletta Fabbri, attrice e autrice, che curiosando in una bancarella hanno trovato il testo di Lidia Ravera La somma di due, e ne hanno realizzato questo adattamento teatrale che ha ricevuto anche l’approvazione della scrittrice.
Due sorelle adolescenti, Angelica e Carlotta, vengono separate dal divorzio dei genitori. Una con la
madre, l’altra con il padre in un’altra città. Si mancano, si accusano, si scrivono, si rincorrono per
non perdersi. Perché le sorelle sono quelle che ti aiutano a misurare la strada, a comunicare con il
resto del mondo in momenti di apparente o reale difficoltà, sono un complice o un ostacolo da
spianare per diventare quello che sei, sono quel folletto che ti riprende quando sei smarrito, quel
demone che implacabile ti spinge a fare i conti con te stesso e la vita.
Interpreti del linguaggio fresco, ironico e fortemente critico proprio dell’autrice, le due attrici attraversano quel legame naturale eppure misterioso che unisce due esseri umani dalla nascita, collocandolo nella confusione esistenziale e sentimentale di un mondo sempre più segnato dalla mancanza di rapporti reali, e spingendoci inevitabilmente a indagare il nostro profondo e umano bisogno di “sorellanza”.

 

Costo del biglietto: INTERO €10 - RIDOTTO €8

Inizio spettacoli ore 21

Posti limitati – consigliata la prenotazione: 3271192652 - FB - WA

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CALENDARIO APPUNTAMENTI – CINEMARENA

 

DOMENICA 22 AGOSTO

MIA MADRE di Nanni Moretti

Durata: 106 minuti

Nastro d’Argento e David di Donatello 2015

Mia Madre colpisce diritto al cuore e lo centra in pieno, perché sprigiona sincere risate, perché ha quel bagliore di verità, anche insopportabile, e poi perché commuove con il suo saper guardare verso il domani; prima e dopo lo stop registisco, la vita va comunque avanti.

Mia Madre  è un film profondo e sincero, tanto da essere quasi crudele per il lavoro che compie di scavo ineluttabile e autentico.
Mia Madre  come un'opera che si rifugia nell'intimismo e nel privato. Anzi proprio nell'attivare questa dialettica così stringente tra individuo e società, privato e pubblico, personale e politico, attore e regista, uomo e icona... il film s'appresta ad essere un manifesto del nostro tempo complesso e problematico.


VENERDI 27 AGOSTO -- RIMANDATA AL 31 AGOSTO CAUSA MALTEMPO--

UN AFFARE DI FAMIGLIA di Kore'da Hirokazu

Durata: 121 minuti

Palma D'Oro Festival di Cannes 2018

In un umile appartamento vive una piccola comunità di persone, che sembra unita da legami di parentela. Così non è, nonostante la presenza di una “nonna” e di una coppia, formata dall’operaio edile Osamu e da Nobuyo, dipendente di una lavanderia. Quando Osamu trova per strada una bambina che sembra abbandonata dai genitori, decide di accoglierla in casa.

Ma Un affare di famiglia percorre solo in apparenza binari antichi, nascondendo una differente declinazione della materia, che guarda al sociale come l’autore non faceva dai tempi di Nessuno lo sa. In un’opera brutalmente separata in due atti, che lavora molto sul dialogo con lo spettatore. Il primo segmento sembra esaudire appieno le aspettative di quest’ultimo, introducendolo a un gruppo di ladruncoli che, per interesse prima e per affetto poi, si ritrova a festeggiare un colpo, simulando di avere dei rapporti effettivi di parentela. Tutto sembra procedere nella direzione più attesa, sino alla svolta narrativa che riapre il vaso di Pandora e rimette tutto in discussione. “Buoni”, “cattivi”, giusto e sbagliato, diventano concetti ribaltati sullo spettatore e sui suoi dubbi, con una padronanza della narrazione – già intravista nel “rashomoniano” The Third Murder – che guarda al relativismo di Kurosawa Akira, ancor più che al consueto termine di paragone di Ozu.

 


VENERDI 3 SETTEMBRE

FAVOLACCE dei Fratelli d’Innocenzo

Durata: 98 minuti

Nastro d’Argento 2020 Miglior Film

Una calda estate in un quartiere periferico di Roma. Nelle villette a schiera vivono alcune famiglie in cui il senso del disagio costituisce la cifra esistenziale comune anche quando si tenta di mascherarlo. I genitori sono frustrati dall’idea di vivere lì e non altrove, di avere (o non avere) un lavoro insoddisfacente, di non avere in definitiva raggiunto lo status sociale che pensavano di meritare. I figli vivono in questo clima e ne assorbono la negatività cercando di difendersene come possono e magari anche di reagire.

 

Ingresso libero (fino ad esaurimento posti)

Inizio spettacoli ore 20.45

 

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