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MENTRE VIVEVO - Rassegna di teatro e arti del contemporaneo

Torna Mentre Vivevo, rassegna di teatro e arti del contemporaneo giunta alla sua nona edizione, grazie alla cura di quotidianacom e al sostegno del Comune di Poggio Torriana, nella Sala Teatro (via Costa del Macello 10, Poggio Torriana).
  • Cosa evento
  • Quando 22/10/2023 alle 11:00 al 07/04/2024 alle 12:00
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Il programma partirà domenica 22 ottobre 2023 e continuerà fino al 7 aprile 2024 presentando proposte rivolte a diverse tipologie di pubblico ma sempre riferite alla produzione di autori e artisti del contemporaneo, con un’attenzione particolare ad alcune tematiche come la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e la Giornata della Memoria.

«Mentre Vivevo è l’appuntamento domenicale con artisti della scena contemporanea che condividono il nostro presente con lo sguardo di un’osservazione altra... Gli eventi che hanno accompagnato gli ultimi anni del nuovo millennio hanno reso ancora più instabile la qualità delle nostre vite. Se l’arte non può portare rimedi immediati, può però migliorare la qualità delle relazioni e dare slancio ai cambiamenti futuri...

Il titolo di questa edizione Datti una feconda possibilità rappresenta questo tentativo».

6 | 01 -  7 | 04  - 2024

Il 2024 si apre sabato 6 gennaio con Tombola e cumbia grazie alla musica della Piccola Orchestra Orientabile (Italia, Messico) che proporrà un repertorio di cover ispirato all’America centrale e latina, con arrangiamenti personali in stile etno-world, concentrandosi per lo più su brani afrocubani, samba e reggae.La classica tombola dell’Epifania farà da contrappunto all’esibizione del gruppo con premi a sorpresa per tutte le età.

Per la Giornata della Memoria, domenica 28 gennaio, Enrico Falaschidi Teatrino dei Fondi presenterà il reading teatrale 21569 Diario di una deportazione, liberamente tratto da Ho fatto solo il mio dovere di Italo Geloni.In scena Enrico Falaschi racconta il calvario di Geloni interagendo con filmati e immagini girati all’interno dei lager, contestualizzando l’inferno concentrazionario rispetto alla storia della dittatura nazi-fascista e della Seconda guerra mondiale.

La buona educazione, testo vincitore di Italian And American Playwrights Project 2020/22, verrà portato in scena da Serena Balivo domenica 18 febbraio con la drammaturgia e regia di Mariano Dammacco. Che cosa accade quando un’anima solitaria, così solitaria da fare della solitudine la propria identità, si scontra con l’anima di un bambino di tredici anni appena rimasto orfano di madre? Cosa accade quando una solitudine così fiera e accanita viene forzata ad avere compagnia? Sola in scena, e al contrario del suo personaggio comunicando in modo meraviglioso con il suo pubblico, è Serena Balivo,premio Ubu 2017.

I Motussaranno ospiti della rassegna domenica 3 marzo con It’s not fair to die, performance che vede in scena Silvia Calderoni & R.Y.F.“It’s not fair to die” è il terzo ambiente di Tutto Brucia, in scena il fondale sonoro dello spettacolo di Motus, una traccia unica che si addentra nel clima profondamente forte ed intimo della tragedia greca.

La voce e le incursioni di Silvia Calderoni, traghettano il pubblico nel sentire delle protagoniste, il corpo rotto di Ecuba, il grido spettrale di Polissena, l’invocazione ai morti di Andromaca e agli spettri che le/ci assediano sono quasi palpabili.

Le musiche di R.Y.F., suonate senza interruzione, sono un connubio tra chitarra elettrica e canto sempre più libero e potente, un’interpretazione perfetta di temi come il lutto, la guerra e il dolore; è attraverso quest’ultimo che le protagoniste si trasformano e divengono altro da sé elaborando la violenza subita. Una metamorfosi che scrive il mondo che verrà. Perché la fine del mondo non è che la fine di un mondo.

Domenica 17 marzo Claudio Morici presenterà in anteprima Vite divertenti di scrittori serissimi: la vita dei grandi scrittori è sempre drammatica. Guerre mondiali, miseria, traumi infantili, psicopatologie, tentativi di suicidio, come minimo un paio di grandi amori non corrisposti. Un percorso per associazioni di vite, che si muove in parallelo con una vicenda più strutturata. Quella del figlio reale di Morici che un giorno, a soli 9 anni, racconta ai genitori un vissuto preoccupante. “Papà, perché mi sento diverso da tutti gli altri?”. E comincia a parlare come un poeta decadentista dell’800.

Chiude la rassegna domenica 7 aprile la compagnia Nardinocchi/Matcovich con Arturo, spettacolo vincitore del Premio Scenario infanzia 2020. Come si legge nella motivazione della giuria: «Arturo affronta in modo sobrio e composto il dolore per la morte del padre senza mai scadere nella retorica e riunendo in un’emozione autentica le nuove generazioni e il pubblico adulto. Lo spettacolo ci invita a riflettere sulla figura del padre e a confrontarci col tema della morte, spesso tabù sulla scena e nella vita».

  • Tutti gli appuntamenti della domenica sono alle ore 17.30.
  • L’appuntamento di venerdì 8 dicembre è alle ore 15.15
  • L'appuntamento di sabato 6 gennaio alle 16.30

Ingresso:

Intero € 10

Ridotto (over 65 e under 26) € 8

Gratuito 26 novembre, 8 dicembre e 6 gennaio

Info e prenotazioni: 327 119 2652 (anche Whatsapp)

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pubblicato il 2023/10/16 12:34:00 GMT+2 ultima modifica 2024-02-12T11:16:22+02:00

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