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Elisa Zavoli

La storia di Elisa Zavoli. Se hai qualcosa anche tu da raccontare scrivici un breve racconto biografico corredato di foto ed invialo via mail a urp@comune.poggiotorriana.rn.it. Se hai bisogno di maggiori informazioni chiama 0541/629701

Sono Elisa Zavoli, ho 33 anni, abito a Camerano da quando sono nata. Da quattro anni sono moglie di Luca e mamma di Emanuele che ha 20 mesi.

In questa rubrica, racconto la storia della mia famiglia e di ciò che mi ha portato a costruire il mio progetto di vita.

Appartengo ad una famiglia di agricoltori, quando sono nata i miei genitori erano molto giovani, mio babbo frequentava la 5° superiore e appena diplomato come perito agrario ha iniziato a dedicare la sua vita all’azienda agricola fondata da mio nonno. Insieme a lui, mia mamma si è inserita nell’attività, lasciando il suo progetto di diventare maestra, per il quale si era già diplomata alle magistrali.

Sono nata e cresciuta nella terra, della mia infanzia ricordo le giornate all’aria aperta, i giochi nei campi, la raccolta delle mele e delle pere con il carrello alto, le pesche che pizzicavano e la raccolta delle fragole con il carretto, su cui si prendeva anche il sole, le tante serate in magazzino quando i miei facevano tardi.

Dalla casa dei nonni, dove ho abitato fino ai 7 anni e dove nel seminterrato i miei lavoravano la frutta, nel 1995 ci siamo trasferiti nella casa nuova, sempre nella stessa via, dove a fianco è stato costruito anche il primo capannone, il magazzino dell’azienda, che proprio quest’anno è stato ulteriormente ampliato.  Nel corso degli anni, i miei genitori insieme ai miei zii e adesso insieme a mio fratello Gabriele e la sua compagna, hanno trasformato l’azienda del nonno, che ancora oggi li aiuta, in un’azienda molto più grande e strutturata per servire il mercato della grande distribuzione

La vita di una famiglia che ha un’azienda agricolanon è per niente facile, non è lineare, è scandita dai tempi della terra, dalle stagioni di raccolta, dagli orari un po’ ballerini, dall’estate molto frenetica e sempre più “lunga” e da un inverno invece molto più calmo. È una vita fatta di sacrifici, che i miei genitori hanno fatto anche per noi e noi li abbiamo fatti insieme a loro. Da piccola a volte ho sofferto un po’ di questo, ma poi nel tempo, crescendo ho apprezzato di aver vissuto questa esperienza, perché mi ha insegnato a costruire con fatica un progetto mio, a portare le responsabilità del mio lavoro e della mia vita e a costruire ogni giorno un pezzetto in più.  Io però ho cambiato settore, non sono fatta per l’agricoltura, ho scelto il mondo del sociale.

Dopo la scuola elementare a Camerano e le medie a Santarcangelo mi sono iscritta al Liceo psico-pedagogico a Rimini, indirizzo Scienze Sociali. Ho fatto 5 anni di liceo pieni di esperienze bellissime e che mi hanno arricchita e formata tanto: scambi con altre classi, alternanza scuola-lavoro, gite annuali molto originali, culminate nel viaggio di 5° superiore in Senegal: un’esperienza unica!

Mi sono diplomata con 100 e lode nel 2006, proprio il giorno dopo la vittoria dell’Italia ai mondiali! Da lì ho scelto l’Università, Sociologia a Bologna, delle discipline umanistiche studiate al liceo quella che mi aveva colpito di più, perché si occupa dello studio delle relazioni sociali, poi la Magistrale in Formazione e Cooperazione a Rimini. Per la triennale mi sono trasferita a Bologna, in un convitto di suore: il primo anno non è stato facile il passaggio da Camerano a Bologna, mi sentivo spaesata in città, ma poi ho stretto amicizie, ho iniziato a girare e me ne sono innamorata. Oggi adoro visitare le grandi città d’Italia e del mondo, proprio perché sono così diverse e lontane dal mio contesto di campagna.

Negli anni dell’università ho trovato anche la mia strada professionale, che ho costruito passo a passo con amici con cui ho condiviso il percorso di spiritualità francescana, intrapreso a 15 anni, amici che nel 2006 avevano creato una cooperativa Sociale dal nome “Fratelli è Possibile”. In questa cooperativa, che oggi sviluppa tre settori diversi di lavoro, nel 2009 ho contribuito alla creazione del Servizio di mediazione sociale e dei conflitti,  uno dei tre settori di lavoro appunto. È un servizio che si occupa di Mediazione fra vicini di casa, Accompagnamento a famiglie fragili, Housing sociale e formazione nelle scuole e nelle aziende. Negli anni ho fatto diverse esperienze lavorative, differenti, molto varie e a volte molto difficili, che mi hanno anche messo alla prova. Sono cresciuta nel mio ruolo di coordinatrice di settore, a fianco di responsabili da cui ho imparato tanto e ho fatto del mio lavoro un luogo di vita e di crescita, dove lo scambio e l’arricchimento reciproco sono elementi fondamentali. La Cooperativa, di cui oggi sono vice-presidente, per menon è solo un lavoro, ma è un progetto di vita, dentro al quale si intrecciano le mie amicizie, le mie relazioni sociali e la mia famiglia e attraverso la quale provo ogni giorno a contribuire al bene comune.

In questa esperienza lavorativa trovo lo stesso sapore dell’azienda della mia famiglia, lo stesso impegno nel costruirla giorno dopo giorno, la stessa passione nel fare un lavoro che piace e anche le stesse fatiche delle responsabilità e delle notti insonni. I miei genitori mi hanno aiutata a realizzare questo sogno, sostenendomi economicamente e moralmente, ancora oggi, quando ridendo ricordiamo quando da più giovane dicevo che “non avrei lavorato tanto quanto loro”!! Oggi come figlia apprezzo e sono grata di aver imparato questo e di non avere paura del sacrificio.

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pubblicato il 2020/08/26 12:55:00 GMT+2 ultima modifica 2020-11-21T13:24:05+02:00

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